loose parts
loose parts
24/08/2021

Loose parts? Significa letteralmente parti sciolte, il primo a usare questo termine è stato l’architetto Simon Nicholson che formulò una teoria secondo la quale, la ricchezza di un ambiente dipende dall’opportunità con cui esso lascia spazio alle persone di interagirvi.

Quando invitiamo altre famiglie di amici a casa, noto subito la loro faccia perplessa, soprattutto se hanno bambini. Vi chiederete perché, noi a casa abbiamo quasi solo gioco libero e soprattutto con materiali naturali, tipo il legno.

Quando Anita era più piccola, conobbi Giulia, proprietaria di un negozio bellissimo in provincia di Roma:“Gioco e mi diverto”. Iniziai a conoscere il gioco destrutturato, acquistai un cofanetto composto da cerchi: tipo monete, solo più grandi e quelli che noi chiamiamo “omini”, dei personaggi colorati che hanno disegnato sul volto solo due occhi.

Una bimba di 7 anni un giorno mi chiese: “Ma questi personaggi hanno qualcosa che non va, non hanno la bocca e nemmeno il naso!” e io le dissi: “Hai ragione, non hanno il volto disegnato perché sei tu a scegliere la loro espressione, possono ridere, sorridere, piangere, essere arrabbiati!”.

Questo è il gioco destrutturato, siamo noi a scegliere cosa farne.

Ci piace moltissimo passeggiare nella natura, nel nostro giardino e recuperare oggetti naturali: sassi, pigne, foglie di ogni forma e pezzi di legno.

Il gioco libero è molto importante, dare la possibilità al bambino di trasformare ciò che tocca è qualcosa di incredibilmente stimolante, nessuno gli potrà dire che prima di giocare deve leggere le istruzioni, nessuno le potrà dire che se ha il vestito rosa è una bambina.

Tutto questo svilupperà una grande creatività.

“La creatività è contagiosa. Trasmettila”.

(Albert Einstein)